EMILIANA CANTONE – Il giorno più bello

Presto sarà sposa.
Emozioni contrastanti fanno da sfondo alle sue giornate. Nervosismo, irrequietezza, stress ed immensa felicità, tutto al tempo stesso.
Un periodo che la vede impegnata su più fronti, inevitabilmente.
Si divide fra impegni artistici e la preparazione di quello che sarà per lei il giorno più bello della sua vita.

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Come stai vivendo questo periodo di preparazione?
In tutto questo tempo non ci avevo mai pensato, sembrava che Ottobre non arrivasse mai.
Adesso mi ritrovo con il lavoro che si è incrementato. La tensione lavorativa si mescola e contrasta con le emozioni della preparazione del matrimonio.
È normale che, nella situazione in cui mi trovo, sono maggiormente stressata e in ansia. Purtroppo devo ricoprire io entrambi i ruoli perché ci sono cose che non si possono delegare.
Stress del lavoro e stress fisico e mentale per il mio passo importante.
I preparativi procedono a step perché devo dare priorità agli impegni lavorativi che non si possono rimandare, sono da rispettare assolutamente.
Per il matrimonio su alcune cose mi sono anticipata, su altre sono inevitabilmente a zero.

Se potessi scegliere una colonna sonora per descrivere questo periodo che stai vivendo, quale sarebbe?
Secondo me? “Andiamo a comandare” di Fabio Rovazzi. Non riesco ad immaginare altra canzone se non questa perché mi ritrovo, ad oggi, che per portare a termine ogni cosa mi devo imporre di essere determinata. Sapevo che sarebbe andata a finire così quando ho scelto questo periodo per il matrimonio. È un anno impegnativo per me sotto molti punti di vista. Un anno saliente perché ha rappresentato l’anno delle scelte.
È un periodo confusionale, vivo un vero e proprio sdoppiamento della personalità. Alle volte dimentico di scindere le cose. Magari sono al lavoro e mi chiedono del matrimonio e di quando mi sposerò, o magari sto organizzando per il matrimonio e, conoscendomi come cantante, inevitabilmente mi chiedono del lavoro.
Avrei potuto evitare almeno quest’altro momento impegnativo ed emozionante, però mi sono detta che è un anno da incorniciare, lo vedo positivo, quindi …facciamola quest’insalatona di emozioni!

Se volessi dedicare una canzone ad Enzo, il tuo promesso sposo, quale dedicheresti?
Alla promessa di matrimonio gli dedicai “Dint all’anema”. È una delle canzoni più semplici, dirette e pure nel suo significato.
Per quanto si usi fare così e per quanto Enzo ne sia convinto, non ci sarà nessuna canzone per il matrimonio. Lo vedo assai scontato. Nel disco nuovo già molte canzoni sono dedicate a lui. Quando hai una persona accanto che ami, a cui sei legata profondamente, è inevitabile che ogni tua canzone d’amore riconduca il pensiero a lui.

Da quanto tempo dura la vostra storia d’amore?
È più di 4 anni. È stato un sentimento che si è evoluto, si è fortificato ed ancora cresce, ed è per questo che abbiamo deciso per fare questo passo. Era arrivato il momento. L’età c’è e, quando si parla del mio lavoro, ci sono delle cose che vanno programmate …la famiglia, un figlio. Ho voluto fare un cambio radicale della mia vita.

In famiglia com’è vissuto questo momento?
In famiglia sono tutti assolutamente stressati, come me!

Come vedi la tua vita artistica dopo il matrimonio? La vedi cambiata dal momento che sarai anche una donna che dovrà dedicare il suo tempo e le sue attenzioni alla famiglia?
Ci ho pensato e sotto molti aspetti mi vedo abbastanza incosciente. Ho sempre fatto la figlia di famiglia e non mi hanno fatto mai mancare nulla. Credo inoltre che il matrimonio sia un sodalizio e che il mio compagno con me sposi anche la mia vita artistica. Ho chiesto collaborazione per questo e, fortunatamente, facendo lui parte del mio staff manageriale, saremo uniti anche nel lavoro.
Non so cucinare, non so fare lavatrici, non so stirare ma, siccome adoro mangiare, è normale che …dovrò impegnarmi per forza!

I tempi per i preparativi sono ristretti, prima o poi dovrai fermarti a rivedere gli ultimi particolari.
Ho scelto il periodo autunnale, per il mio matrimonio, proprio per essere più libera, per concentrarmi e mettere a fuoco ciò che sta accadendo. Ti sposi, vai in viaggio di nozze per estraniarti dal mondo …dopo ci sarà un crollo psicologico del tipo “Madonna mia, che ho fatto?”. Sarà un momento personale che voglio dedicare solo a noi.
Poi si ricomincerà inevitabilmente. Dovrò riprendere con i miei impegni di lavoro, al quale ho sempre dato la priorità, e con situazioni di lavoro e nuove proposte che dovrò vagliare.

Quale sarà il tuo fiore?
A me piace molto la peonia, purtroppo non è un fiore di stagione. Per tale ragione il fioraio per me è un punto interrogativo, non ho, infatti, ancora stabilito le decorazioni.
Fondamentalmente a me piacciono i fiori semplici ma pomposi, ortensie, ranuncoli, rose …

Quale sarà il tuo colore?
Sarà il bianco e le nuance pastello  …rosa quarzo, cipria. Mi mantengo su una linea candida ed elegante. Andando incontro all’autunno avrei potuto osare orientandomi verso qualcosa di particolare in termini di fiori, colori e allestimenti, ma ho preferito qualcosa di molto sobrio, romantico, un po’ shabby chic. Mi sono affidata ad una wedding planner, ma per alcune cose è inevitabile non metter bocca quindi, quando ho potuto, non ho delegato per poter scegliere cosa ritenevo fosse meglio per me.

Hai scelto il vestito? Come lo definiresti?
Il vestito era la cosa alla quale, sin dall’inizio, avrei preferito dedicarmi in ultimo dal momento che sono una persona molto indecisa. Così non è stato. È stata la prima cosa che ho scelto, diversamente da quanto mi aspettassi. Posso dire che è vero quando una sposa ti dice: <<non era il vestito che volevo. È tutt’altro, non mi rappresenta.>> È stato, per così dire, un amore a prima vista. È un vestito poco semplice e molto d’impatto, mi fa sentire sposa. Come faccio con il pubblico, l’ho immaginato come il vestito di un concerto. Di conseguenza mi sono affidata molto alle emozioni delle persone che mi hanno accompagnata. Quindi se non vi piacerà …è anche per colpa loro!!

In occasioni di festa importanti come quella di un matrimonio, nel nostro ambiente musicale è usanza, da parte dei colleghi, “omaggiare” i festeggiati con la propria presenza nonché con una propria performance. Cosa prevedi per il tuo matrimonio?
Il matrimonio per me è un momento intimo da vivere con le persone che amo e con le quali condivido la mia vita. Non vorrei dare spettacolo del mio matrimonio. Il mio ricevimento sarà privatissimo. Ovviamente ci saranno inviti formali, soprattutto per le persone che hanno lavorato con me o per me. La sera ci sarà, invece, un wedding party per il quale gli inviti verranno estesi ad alcuni amici che frequento nel privato e artisti con i quali ho duettato.
Magari potrò sembrare presuntuosa e qualcuno potrà rimanerci male non vedendo arrivare il mio invito, ma penso di voler vivere questo mio intimo momento con le persone con le quali, quantomeno, ci sia stima e bene reciproco. È difficile perché sono in buoni rapporti con tutti e forse proprio per questo ho scelto così. Credo di voler condividere questo giorno con coloro con cui condivido la vita anche lontano dal microfono, persone con le quali ho anche un rapporto d’amicizia e d’affetto. Non credo quindi di voler fare degli artisti la colonna del mio matrimonio, né obbligarli a venire. Quelli che verranno sono stati invitati come amici e non per esibirsi. Se poi si creerà una situazione come alla mia festa di fidanzamento, ben venga.

Quale sarà la data?
Il 29 Ottobre presso la Chiesa di Capodimonte. La Basilica è un luogo pubblico ed ha un ampio spazio quindi, per tutti coloro che volessero venire ad omaggiarmi alla cerimonia, sarei contenta di accogliere i loro auguri.
Tornata dal viaggio vedrò di festeggiare con i miei fan che si meritano questo mio ringraziamento.

Figli?
Mi sposo anche per questo, per creare una famiglia. Dal momento che il mio lavoro mi ha abituata a programmare tutto, dovrò necessariamente programmare anche la gravidanza.
O lavoro per il disco o lavoro per la gravidanza. In ogni caso sarà un figlio e quindi un impegno che prenderà tutte le mie energie e il mio tempo.

Ci lasci un commento finale?
Un ringraziamento speciale è per i miei fan perché se ho deciso di sposarmi è anche perché mi sento molto appagata lavorativamente, ed è grazie a loro.
Quest’anno è stata una vera e propria esplosione di emozioni ed eventi. Un anno fortunato, appagante, ricco di avvenimenti artistici …e credo seriamente di dedicargli un nuovo tatuaggio. Tante sono state le soddisfazioni, come il duetto con Gianluca Capozzi o il cammeo in un film che uscirà presto nelle sale italiane. Tante altre ne verranno perché ci sono progetti che sono in fase di valutazione.
Ho voluto aggiungere una ciliegina sulla torta come a volerlo immortalare ed ho deciso di coronare anche il mio sogno d’amore.

intervista a cura di
Ermelinda Belsito e Bruno Cirillo

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