MALAVITA, SPARATE CAZZATE, ECCO LA VERITÀ!

 

MALAVITA, SPARATE CAZZATE… ECCO LA VERITÀ!

“Negli ultimi giorni, presunti giornalisti, hanno cavalcato l’onda per sparare cazzate e prendersi un pò di notorietà”
Questo è quanto replicato da Giovanni D’Angelo, dopo le pubblicazioni di articoli che lo ritraggono come “Malavitoso”.

Ora vi spieghiamo come sono andate le cose:
8 Maggio 2018 viene pubblicato, sul canale youtube della SeaMusica, il video ufficiale di Giovanni D’angelo feat Anthony “Malavita”.

Giovanni D'Angelo feat Anthony "malavita"

Giovanni D'Angelo feat Anthony "malavita"

Pubblicato da V – La VOCE di Napoli su Lunedì 3 dicembre 2018

Il brano parla della vita che sono obbligati a fare chi decide di prendere strade sbagliate.
Il video viene girato a Foggia e racconta, con scene crude (come per Gomorra), il brano e per le riprese viene rilasciata l’autorizzazione, dalla questura di Foggia, per girare alcune scene con pistole che solitamente si usano nei film, le classiche scacciacani.

Un’artista canta canzoni di qualsiasi genere come per altri temi racconta con brani situazioni di diverso genere, ma non si possono fare articoli accostando l’artista alla malavita.
Allora se un’artista canta brani nel quale si parla di tradimenti sentimentali è una persona poco fedele e che tradisce?

Qualche giorno fà venne pubblicato da un iscritto del gruppo V – La Voce di Napoli un video (non ufficiale) nel quale si vedono due persone che sparano, con armi vere, e come sottofondo la canzone “Malavita”, video diventato subito virale, ha dato l’occasione a qualcuno che voleva un pò di notorietà, di scrivere e “sparare cazzate.
Dà quel momento tante testate giornalistiche hanno iniziato a fantasticare scrivendo menzogne e falsità.
Non conoscendo la verità.

LA VERITÀ…
Il video diventato virale non è quello ufficiale ed è un montaggio di audio e video. L’audio è la canzone di Giovanni D’Angelo “Malavita” mentre il video è un video pubblicato da ignoti ed è stato girato durante scontri sul confine tra Afghanistan e Pakistan. Un gruppo di ribelli pakistani. Quindi è un montaggio fatto da qualche fan e non è quello che in questi giorni hanno voluto lasciar intendere alcuni presunti giornalisti.

Il giornalismo è una cosa seria, racconta la verità e prima di pubblicare qualcosa, un giornalista, dovrebbe accertarsi di non pubblicare MENZOGNE E FALSITÀ.

Giovanni D’Angelo ha infine dichiarato di prendere le distanze su quanto pubblicato e querelare chi ha diffuso notizie false diffamandolo.